TRACCIA N.4 (PENALE)

Livello difficoltà    ★★★✩✩

TRACCIA N.4 (PENALE)

Disoccupato nasconde 200mila euro in contanti all’interno della propria abitazione.

È responsabile penalmente?

Tizio, ragazzo di 30 anni, non aveva mai prestato alcuna attività lavorativa, e viveva da solo in un appartamento di sua proprietà.

La polizia a seguito di una segnalazione perquisiva tale immobile e rinveniva in una botola nascosta nell’armadio 20 mazzette di banconote di vario taglio per un totale di euro 200mila.

Tizio riferiva di non essere in grado di giustificare tale somma di denaro.

Dunque, il medesimo contattava immediatamente il proprio legale di fiducia al fine di essere reso edotto in ordine alle possibili conseguenze penali della sua condotta.

Il candidato, assunte le vesti dell’avvocato di Tizio, rediga parere motivato individuando la questione giuridica sottesa al caso in esame.

SOLUZIONE SOMMARIA

Nel caso in esame, la somma era stata rinvenuta dalla polizia durante un controllo all’interno dell’abitazione di Tizio.

Peraltro, il denaro era stato occultato all’interno di una botola nascosta in un armadio, ed era suddiviso in 20 mazzette di banconote di vario taglio.

Al riguardo, si deve, altresì, evidenziare la totale assenza di giustificazioni da parte di Tizio in ordine al possesso di una somma in contanti così rilevante.

Orbene, il possesso di un’ingente somma di denaro, in presenza di una legislazione che limita la detenzione di contante, unitamente al luogo di occultamento, rendono logico identificare la provenienza illecita delle banconote.

Al riguardo, secondo consolidata giurisprudenza di legittimità l’affermazione della responsabilità per il delitto di ricettazione non richiede l’accertamento giudiziale della commissione del delitto presupposto, né dei suoi autori, né dell’esatta tipologia del reato, potendo il giudice affermarne l’esistenza attraverso prove logiche.

In altri termini, integra il delitto di ricettazione la condotta di chi sia sorpreso nel possesso di una rilevante somma di denaro, di cui non sia in grado di fornire plausibile giustificazione, qualora, per il luogo e le modalità di occultamento della stessa, possa, anche in considerazione dei limiti normativi alla detenzione di contante, ritenersene la provenienza illecita.

Alla luce di quanto esposto, Tizio sarà ritenuto responsabile del reato di ricettazione in quanto all’interno della sua abitazione, nascosta dentro una botola, era stata rinvenuta un’ingente somma di denaro, per la quale il medesimo non era stato in grado di fornire alcuna giustificazione.

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